Controllo e ricalcolo

Cos’è?
Si tratta di un credito di imposta concesso dallo stato Italiano a fronte del sostenimento di costi per attività di ricerca e sviluppo da parte delle imprese di qualunque tipologia e settore. https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-d-imposta-r-s
Chi può usufruire del credito di imposta R&S?
Tutte le imprese trasversalmente ai settori di appartenenza ed alle forme giuridiche. Sono compresi i consorzi, le reti di imprese e le imprese agricole.
Quali sono i costi agevolabili?
Sono agevolabili le spese sostenute per:
Il personale dipendente impiegato in attività R&S, con qualsiasi forma contrat-
tuale, i collaboratori e gli emolumenti concessi all’amministratore;
Le quote di ammortamento dei macchinari tipicamente utilizzati nell’attività;
I contratti di ricerca con università, centri di ricerca, altre imprese, start-up e
professionisti in totale autonomia di mezzi e di organizzazione;
I beni immateriali, quali software, brevetti, disegni, modelli, know-how.
A quanto ammonta?
Le spese sostenute per progetti di Ricerca e Sviluppo, a partire dall’anno d’im- posta 2015, sono agevolabili tra il 25% e il 50%, in base alla tipologia delle stesse, per un importo minimo annuo pari ad € 30.000.
Ricerca sperimentale:
Acquisizione, combinazione, strutturazione o utilizzo delle conoscenze e ca- pacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modi- ficati o migliorati;
Realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologi ci e/o commerciali;
Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non si- ano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali e o per finalità commerciali.
Quali sono i requisiti che un progetto deve rispet-
tare?
I progetti agevolabili riguardano lo sviluppo di prodotti, processi e servizi nuovi, modificati o migliorati.
Le attività svolte devono rispondere ai seguenti requisiti:
Innovatività rispetto al mercato economico e geografico di riferimento;
Creatività, ovvero il progetto deve essere originale e non banale;
Incertezza del risultato e dei costi, deve esserci una componente di rischio
associata al progetto;
Sistematicità dell’attività (budgettizzazione e monitoraggio dei risultati);
Trasferibilità, ovvero i risultati del progetto possono essere riprodotti e trasfe-
riti a terzi.
Quali sono i progetti agevolabili?
Il credito d’imposta R&S è riconosciuto a fronte di spese sostenute per progetti rientranti nelle seguenti categorie:
Ricerca fondamentale:
Lavori sperimentali o tecnici aventi la principale finalità di acquisire nuove cono- scenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano neces- sariamente previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette (e.g. lavori com- missionati, customizzazione di prodotti/servizi, per specifici clienti della Società);
Ricerca industriale:
Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti.
Quali sono i requisiti che un progetto deve rispet-
tare?
I progetti agevolabili riguardano lo sviluppo di prodotti, processi e servizi nuovi, modificati o migliorati.
Le attività svolte devono rispondere ai seguenti requisiti:
Innovatività rispetto al mercato economico e geografico di riferimento;
Creatività, ovvero il progetto deve essere originale e non banale;
Incertezza del risultato e dei costi, deve esserci una componente di rischio
associata al progetto;
Sistematicità dell’attività (budgettizzazione e monitoraggio dei risultati);
Trasferibilità, ovvero i risultati del progetto possono essere riprodotti e trasfe
riti a terzi.
Novità Manovra 2020
Per le attività di ricerca e sviluppo che verranno individuate da un decreto che verrà emanato sulla base del Manuale di Frascati, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12 per cento. La nuova norma introduce anche un limite massimo pari a 3 milioni di euro.
Per le attività di innovazione tecnologica, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6 per cento della relativa base di calcolo.